Le bollette sono sempre più care, ed è sempre più facile che, per “risparmiare”, non si acquistino nuovi elettrodomestici, nuovi tipi di riscaldamento o non si facciano ristrutturazioni che sembrano facoltative e che invece aiuterebbero a spendere meno. Si chiama SOSTENIBILITÀ e va affrontata!
Insomma: è un cane che si morde la coda!
Sostenibilità significa anche:
Ridurre i consumi energetici per contenere le emissioni inquinanti; nonostante sia necessario un investimento iniziale, questo si traduce, nel tempo, in un risparmio economico sulle bollette e nella salvaguardia dell’ambiente.
Buone pratiche e investimenti necessari aiutano l’abbassamento delle bollette (non in maniera eccessiva d’impatto ma sicuramente duratura nel tempo).
Queste buone norme di sostenibilità non sono necessarie soltanto per la costruzione di una nuova abitazione, ma anche procedendo alla ristrutturazione di quelle più datate, interessando quindi tutti in vista di un cambiamento nello stile di vita quotidiano; una sorta di ecologia domestica per mantenere o migliorare la qualità di vita, potendo agire sulle quantità di energia che si consumano.
Certo non tutte le modalità di cambiamento possono essere attuate, ma possiamo comunque trovare la soluzione. Vi facciamo un esempio:
“Cosa fare se si abita in un appartamento che fa parte di un condominio in città e non si ha un tetto per metterci i pannelli solari, o un terreno per usare la geotermia? Se in un palazzo d’epoca la facciata non permette il ricorso al cappotto esterno, si può considerare che fino alla ricostruzione del dopoguerra, ossia fino agli anni ’40, le costruzioni venivano fatte con solide murature, e si può intervenire dall’interno, integrando il grado di isolamento, oppure si può agire sugli infissi sostituendo i vetri delle finestre con vetrocamere, o si può agire sull’efficienza degli impianti” [fonte: rifare casa]
Quindi cerchiamo di trovare soluzioni “comode” e che permettano ad ogni tipologia di abitazione una possibile soluzione per andare incontro alla sostenibilità, e che riescano a far costruire una casa nuova secondo tutte le norme necessarie.
Soluzione migliore: costruire una casa nuova a contatto con il verde
Sicuramente a livello di sostenibilità è la scelta migliore che si possa fare, anche se parliamo di case ancora in fase di progettazione; ciò consentirebbe infatti di studiare la posizione ottimale e l’orientamento giusto per fare attenzione all’andamento del terreno.
Questo è il primo passo per la costruzione di una casa 100% sostenibile che consente di applicare le tecniche di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Su questi principi sono nate le tecnologie applicate alle case passive, con un altissimo grado di isolamento termico delle pareti perimetrali opache e trasparenti, nonché delle coperture; ciò consente di minimizzare il fabbisogno di energia (per riscaldare, raffrescare e illuminare) di tutti gli impianti che possono essere alimentati da fonti rinnovabili (sole, vento, acqua) ricorrendo a sistemi solari termici, fotovoltaici e geotermici.
Per chi ha già un’abitazione:
Parliamo per chi ha a disposizione spazio e vive in una condizione di proprietà non condominiale: sfruttamento della geotermia e la fitodepurazione per riutilizzare le acque e e risparmiare sull’irrigazione e su tutti gli usi in cui non occorre acqua potabile, come per lo scarico del wc o per lavare la macchina.
Per chi ha a disposizione un grande spazio esterno l’ideale sarebbe inserire alberi a foglia caduca, per ombreggiare in estate i lati della casa in cui è più forte la radiazione solare e permettere in inverno ai raggi del sole di entrare attraverso le superfici vetrate sfruttando l’apporto gratuito di energia termica dato dall’effetto serra. I sempreverdi possono invece proteggere la casa dai venti sul lato settentrionale ed attenuare il rumore proveniente dalla strada.
Ma il punto fondamentale della sostenibilità in caso di casa (cit) è provvedere all’isolamento termico: Col sistema detto a cappotto si realizza una coibentazione esterna dei muri perimetrali, aggiungendo gli spessori adeguati di materiale isolante alle pareti e completando il lavoro con la tipologia di finitura adeguata al contesto, tipo intonaco da tinteggiare, oppure con rivestimenti in pannelli che possono essere di legno, di materiale lapideo o di laterizio.
Altra nota importante:
L’aumento di spessore delle pareti comporta una variazione alle dimensioni del perimetro dell’edificio e di conseguenza alla sua sagoma, ma fortunatamente la necessità di adeguare i parametri edilizi ai fini del contenimento energetico ha portato alla modifica di molti regolamenti edilizi locali, per cui detto aumento non viene conteggiato come aumento volumetrico.
Se la normativa lo consente, e se c’è la possibilità di usufruire di incentivi per integrare l’investimento, si può prendere in considerazione un tipo di facciata che si basa sul principio della parete ventilata.
Questo sistema sfrutta il moto convettivo dell’aria che circola nell’intercapedine fra parete solida coibentata e rivestimento esterno per migliorare la prestazione climatica nel periodo estivo. Raggiunte le condizioni migliori di isolamento dell’involucro si può passare all’ottimizzazione degli impianti e alla scelta del tipo più idoneo di generatore di calore.
Queste sono le possibilità che si hanno su una casa di nuova costruzione ed è quindi consigliato prevedere un piano di sostenibilità ambientale nel progetto iniziale.
La prossima settimana vedremo come intervenire nel caso non aveste la possibilità di sfruttare molto terreno o nel caso di condomìni e condòmini.
Nel frattempo se progettare una casa sostenibile non è nelle vostre corde, potete sempre rivolgervi nel nostro puntato vendita. Sapremo consigliarti il metodo più efficace per farvi risparmiar in campo ambientale e di sostenibilità.
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